Lo scorso 10 novembre è stato varato il Next generation EU, un piano di finanziamenti supportato dall’Unione Europea in tecnologia e innovazione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Nel biennio 2021-2022 lo stanziamento arriverà a quota 2,4 miliardi.
Di questa cifra il 55% sarà impiegato in soluzioni innovative: smart farming, macchinari capaci di ridurre consumi ed emissioni, oltre che ad aumentare efficienza e sostenibilità. Sono previsti incentivi per chi acquista nuovi macchinari, e misure di sostegno ai giovani agricoltori. Una buona occasione per rafforzare la produzione agricola, messa a dura prova dalla pandemia, sfruttando al meglio la mole di informazioni a disposizione degli agricoltori, in un’ottica di agricoltura 4.0.
Droni che monitorano la crescita del raccolto, robot che si occupano della mungitura, irrigazione “intelligente” in grado di risparmiare fino al 95% dell’acqua impiegata, trappole tecnologiche per combattere i parassiti. Non è fantascienza, ma lo scenario che l’innovazione prefigura in un contesto in cui giovani professionisti si affacciano nel settore agricolo. 56 mila imprese agricole in Italia sono gestite da imprenditori sotto i 35 anni. E molte di queste azienda sono al sud.
L’applicazione di queste tecnologie non riguarda però solo la produzione. Tenere traccia di quanto avviene nel percorso che porta il prodotto dal campo fino al consumatore finale rende maggiormente efficiente la filiera. Le tecnologie applicate, dal blockchain ai QR code, fino a data analytics e big data, riguardano ancora una fetta ristretta del mercato, ma in rapida evoluzione.
Per Ettore Pandini, presidente Coldiretti “Siamo di fronte a un’evoluzione tecnologica che vede gli agricoltori in prima linea sia sul fronte degli investimenti che su quello della formazione. Anche se in Italia facciamo i conti ogni giorno con insostenibili ritardi sulle infrastrutture telematiche: diventa strategico superare il digital divide che spezza il Paese fra zone servite dalla banda larga e altre invece no, fra città e campagne.”
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