BI-REX di Bologna. Intervista a Stefano Cattorini
BI-REX di Bologna. Intervista a Stefano Cattorini

BI-REX di Bologna. Intervista a Stefano Cattorini

Proseguiamo il nostro viaggio nei competence center italiani, importanti hub di sviluppo e implementazione dell’industria 4.0 impegnate in attività di orientamento, formazione e sviluppo di nuove tecnologie abilitanti per le aziende. Oggi incontriamo Stefano Cattorini, direttore generale di BI-REX, competence center di Bologna specializzato sui Big Data.

BI-REX è uno degli otto competence center nazionali, oltre che un importante punto di aggregazione per la realtà territoriale dell’Emilia Romagna. Come si compone il vostro network, e quali sono le principali aree tematiche su cui operate?

BI-REX è il Competence Center nazionale specializzato sui Big Data, istituito dal MISE  nel quadro del piano nazionale dell’Industria 4.0. Si configura come una Public Private Partnership, nata a Bologna nel dicembre 2018, la cui mission è favorire l’adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 e il trasferimento tecnologico nei confronti delle aziende, attraverso una vasta serie di servizi. Queste operazioni sono possibili grazie al coinvolgimento del nostro ampio ecosistema: 56 diversi player di eccellenza nazionale, di cui 12 enti tra Università e centri di ricerca, e 44 imprese che operano all’interno di 7 Filiere (Meccanica e Meccatronica, Servizi, Logistica e Finanza, ICT, Biomedicale, Agro-Food, Energia e Ambiente, Automotive/Aereospace).
Oltre a Big Data per la sostenibilità e Big Data per il manufacturing, le altre 6 tematiche sulle quali supportiamo le aziende nei loro progetti di innovazione sono: ICT per macchine e linee di produzione; Sistemi avanzati per la gestione dei processi di produzione; Security e Blockchain; Additive & Advanced Manufacturing; Robotica collaborativa e AGV; Sostenibilità e responsabilità sociale. La trasversalità e la varietà del nostro consorzio testimoniano  come i processi di trasformazione digitale riguardino una vasta serie di comparti e aziende di diverse dimensioni, dalle grandi multinazionali (come i nostri consorziati Philip Morris, Sacmi, Bonfiglioli) fino alle PMI, che rappresentano uno dei nostri principali target.

Il tema al centro dell’agenda Digitale 2020-2025 approvata dalla Regione Emilia-Romagna è “Data Valley bene comune”. L’obiettivo di una realtà territoriale iper-connessa e proiettata nel futuro, con investimenti per 200 milioni di euro a sostegno del trasferimento tecnologico, sia nel pubblico che nel privato. Quale sarà il ruolo di BI-REX in questo processo?

L’Emilia-Romagna può definirsi la Data Valley d’Europa e un importante hub dell’infrastruttura europea HPC/AI: la Regione, dove già adesso si concentra il 70% della capacità di supercalcolo scientifico del Paese, sta portando avanti una strategia che la vede posizionarsi come riferimento europeo e internazionale in ambito Big Data & Intelligenza Artificiale. L’approvazione della nuova agenda digitale 2020-2025 “Data Valley bene comune” è dunque un tassello fondamentale che mira proprio a rafforzare e consolidare il posizionamento raggiunto.
All’interno di questo contesto si inserisce perfettamente BI-REX. Nel corso di questi tre anni abbiamo raggiunto importanti traguardi, siamo in fase di forte espansione  e giochiamo già un ruolo strategico sul tema Big Data, essendo un soggetto chiave della Data Valley emiliana, perfettamente integrato nella realtà regionale e nel futuro Tecnopolo; il nostro obiettivo è quello di caratterizzarci quale riferimento specializzato su tutto ciò ruota attorno ai Big Data e HPC, non solo a livello nazionale ma anche europeo.
A tal proposito mi preme sottolineare due nostre iniziative di grande rilevanza sul tema dei dati, che ci consentiranno di ampliare ulteriormente la nostra offerta di servizi e supportare in maniera sempre più concreta le aziende: l’apertura della cella 5G all’interno della nostra Linea Pilota, avviata con il supporto di Tim; la candidatura del Polo di Innovazione BI-REX ++ a diventare Digital European Innovation Hub, che si configura come opportunità unica per mettere a disposizione anche delle PMI quelle infrastrutture di supercalcolo fino a ieri riservate solo ai grandi gruppi industriali. Proprio quest’ultimo progetto, di cui BI-REX è capofila, annovera tra i suoi partner le principali eccellenze nazionali in tema di HPC e Big Data, come il supercomputer Marconi100 di CINECA, l’infrastruttura di supercalcolo di Eni con il sistema HPC5 di ENI, il centro nazionale delle tecnologie informatiche e telematiche dell' INFN (CNAF). Tutto ciò a conferma di come BI-REX sia un player di rilievo e integrato nell’ecosistema regionale e nazionale in ambito Big Data.

Parliamo della logica “test before invest”. Quanto sono strategiche le tecnologie abilitanti disponibili nella linea pilota per l’aspetto formativo?

Fiore all’occhiello del nostro Competence Center è la Linea Pilota, esempio di fabbrica digitale dotata di una linea di produzione all'avanguardia accessibile a PMI, grandi aziende, ricercatori e all’interno della quale è possibile trovare tutti gli strumenti necessari per sviluppare innovazione nel tessuto industriale nazionale. Attraverso la Linea, che si suddivide in 4 diverse aree (Big Data e IoT, Additive Manufacturing, Robotica, Finitura e Metrologia), mettiamo a sistema risorse e competenze tecnologiche, offrendo l'opportunità concreta di far conoscere da vicino le tecnologie abilitanti 4.0 ma anche ambienti in cui fare attività di “Test before Invest”: un’enorme opportunità per le aziende del nostro tessuto industriale che  possono provare e testare le tecnologie integrate ed interconnesse prima di effettuare investimenti.
Tale logica si applica anche ai servizi formativi offerti dal nostro Competence. Le PMI necessitano urgentemente di tecnologia e competenze per rimanere competitive ed affrontare le sfide a cui andranno incontro nei prossimi anni: il nostro compito è proprio quello di venire incontro alle loro esigenze, coniugando formazione e tecnologia. Riteniamo quindi fondamentale che i nostri corsi prevedano momenti esperienziali, applicativi e dimostrativi nei confronti dei partecipanti: offriamo loro la possibilità di conoscere, provare, testare e fare un uso concreto delle tecnologie 4.0 della nostra Linea, in ottica di miglior efficientamento e ottimizzazione dei processi produttivi aziendali e riduzione di sprechi e costi evitabili.

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Di recente è stata inaugurata una cella 5G all’interno della vostra linea pilota. Quale sarà la forza della collaborazione con TIM e quali le filiere più attente a questo nuovo ecosistema?

L’apertura della cella 5G all’interno della nostra Linea Pilota, già citata in precedenza, rappresenta un elemento strategico per il nostro Competence Center: il 5G, che genererà  nuovi posti di lavoro soprattutto nei settori Manufacturing, Servizi e Retail, avrà un ruolo chiave per lo sviluppo del Paese ed innescherà un vero e proprio cambio paradigmatico nei processi industriali e di trasformazione digitale delle aziende, aumentandone la competitività. La partnership con TIM ci consente di integrare il pilastro dell’industria intelligente del futuro all’interno delle nostre tecnologie della Linea Pilota, aumentando la varietà di offerta di servizi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, che vedono già impegnate università e aziende sulla nostra smart factory.
Le aziende, grazie al nostro supporto, potranno disporre di nuove soluzioni in grado di rivoluzionare i loro processi produttivi, interconnettere e scambiare in real time grandi quantità di dati, oltre che gestire a distanza, in modo efficiente, affidabile e sicuro, gli impianti industriali, migliorando così in modo significativo l’intero ciclo produttivo. Ad esempio, grazie all’utilizzo congiunto  di 5G e soluzioni di realtà aumentata e virtuale della Linea, renderemo possibili attività come la manutenzione tempestiva con assistenza tecnica da remoto. L’integrazione del 5G con il sistema di robotica mobile collaborativa, ci consentirà inoltre, di automatizzare i processi produttivi. Tutte queste attività potranno essere implementate attraverso la già menzionata logica del “test before invest”.
Obiettivo di BI-REX è quello di portare le soluzioni integrate all’attenzione di diverse filiere, non solo quelle del nostro ecosistema: i comparti di meccatronica, automotive, aerospazio, agrifood e logistica rappresentano il nostro target ma intendiamo portare innovazione alle aziende operanti nella manifattura industriale in maniera trasversale, per dimostrare come la digitalizzazione sia un percorso percorribile da molte delle nostre imprese.
Infine, tornando alla partnership con TIM, segnalo come la nostra collaborazione riguardi anche l’ambito formativo: le attività di formazione online della Corporate academy di TIM, andranno infatti a integrare l’offerta didattica già erogata da BI-REX  su Big data, Intelligenza artificiale, IoT e, ovviamente, connettività 5G.

Webinar, workshop e corsi progettati da BI-REX insieme ai docenti dell’Alma Mater per un progetto che durerà tre anni. Ma anche una collaborazione che mira ad attrarre finanziamenti europei. Può raccontarci quale sarà il nucleo di questa importante collaborazione con l’Università di Bologna?

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna è per BI-REX un partner strategico per il ruolo che ha avuto nella creazione del nostro Competence Center e nella progettazione della nostra Linea Pilota: l’accordo quadro di tre anni, stipulato lo scorso maggio, mira a rafforzare questa partnership  attraverso lo sviluppo congiunto di una serie di iniziative di orientamento e formazione progettate da personale BI-REX e docenti dell’Alma MATER, rivolte alle PMI.
Tra le attività già svolte da BI-REX in partnership con UNIBO, hanno avuto un ottimo riscontro i corsi di formazione e webinar di divulgazione tecnologica su trend e tecnologie come Big Data, Cyber Security, produzione tramite IoT e Data Intelligence, organizzati a partire dal 2020. Tra questi, è in collaborazione con UNIBO anche l’ultimo corso di formazione che abbiamo lanciato in data 19 novembre, “Infrastrutture e applicazioni Big Data per Digital Twinning”, che vede  la partecipazione di numerosi iscritti.
Anche all’interno dei 35 bandi per progetti di innovazione tecnologica co-finanziati con il MISE, attività strategica di BI-REX, è previsto il coinvolgimento di UNIBO: 3 tra i  assegnati prevedono  il coinvolgimento dell’Università di Bologna, di cui 2 con  ruolo di coordinamento scientifico. Infine, è da evidenziare l’importante collaborazione nel già menzionato BI-REX ++, che  vede in UNIBO uno tra i partner di spicco anche in ambito europeo.

 

cattorini-bio-2Stefano Cattorini

Stefano Cattorini è il Direttore Generale di BI-REX, Competence Center nazionale focalizzato sui Big Data il cui obiettivo è favorire la trasformazione digitale delle PMI e l’adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 attraverso una vasta serie di servizi. Ha una laurea in Diritto Commerciale presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, un MBA conseguito presso l'Università Bocconi e una certificazione Executive Key Account Management (KAM) della London Business School. Stefano Cattorini ha ottenuto molti successi nella sua carriera professionale e ha una vasta esperienza nella gestione aziendale. Ha lavorato come IT & Telecommunications Manager presso Ericsson per 18 anni prima di accettare la sua attuale posizione di Direttore Generale di BI-REX che ricopre da marzo 2019. 

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