Uno scenario internazionale in rapida evoluzione e consumatori sempre più attenti ai fattori etici e qualitativi. Implementare i propri strumenti di gestione e controllo sarà una necessità sempre crescente per le aziende ittiche.
1. Un uso sostenibile delle risorse naturaliIl 2022 è stato proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite Anno Internazionale della Pesca Artigianale e dell'Acquacoltura (IYAFA 2022). Un progetto internazionale per sostenere il settore nel percorso che ci avvicina agli obiettivi stabiliti nell’Agenda per lo Sviluppo sostenibile (Agenda 2030). Tra gli obiettivi dell'IYAFA 2022, infatti, c’è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza alimentare e della nutrizione, oltre a contrastare la povertà e promuovere l'uso sostenibile delle risorse naturali.
Il riconoscimento della pesca artigianale e dell'acquacoltura su piccola scala come metodo di produzione alimentare sostenibile è necessario in un momento in cui gli attuali sistemi alimentari si trovano ad affrontare sfide crescenti a livello globale: una popolazione mondiale in crescita che ha bisogno di cibo sufficiente e sano, sprechi di cibo, l'esaurimento delle risorse naturali, il degrado ambientale e il cambiamento climatico.
2. Le politiche di sostegno al settore nel nostro paeseLo scenario mondiale ha inevitabilmente dei riflessi anche nel nostro paese. In Italia, lo scorso marzo è stata raggiunta nella Conferenza Stato - Regioni l'intesa sull'atteso decreto sui Criteri e modalità di utilizzazione del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura. Annualità 2022" che consente di ripartire i fondi per lo sviluppo delle filiere della pesca e dell'acquacoltura.
15 milioni di euro saranno stanziati per le imprese del settore marittimo, 3,5 milioni per l'acquacoltura e 1,5 milioni per il comparto operante nelle acque interne attraverso le Regioni e le Province autonome.
Un provvedimento fortemente atteso da tutta la filiera ittica e che darà sostegno ad un mercato che risente del conflitto in corso in Ucraina e dall’aumento imprevisto di costi energetici e carburanti. Lo sottolinea Raffaele Viggiani, Presidente Assoittici Confesercenti, che chiede al Governo provvedimenti tempestivi. “Taglio delle accise, sterilizzazione dell’iva, credito d’imposta per far fronte agli enormi aumenti di benzina e gasolio da una parte e di luce e gas dall’altra, sono azioni che si rendono necessarie. Il caro bollette e il caro carburante sono questioni che attengono tutte le categorie della filiera: della logistica alle imprese produttive e della distribuzione. Il Governo non può intervenire per singoli settori, serve un’azione organica di contenimento degli aumenti che, presumibilmente, continueranno nelle prossime settimane”.
Consumatori sempre più consapevoli e attenti ai fattori etici e qualitativi, dunque, e aziende ittiche con la necessità di implementare i propri strumenti di gestione. La normativa generale dell'UE sugli alimenti del 2002 rende infatti obbligatoria la tracciabilità per le aziende di tutto il settore alimentare e obbliga i produttori a identificare l'origine e la destinazione delle loro merci, mettendo queste informazioni a disposizione delle autorità di controllo.
La tracciabilità degli alimenti ha lo scopo di rendere trasparenti le fasi di lavorazione e di prevenire eventuali frodi. Una tracciabilità efficace garantisce un azzeramento delle scorte, con un migliore controllo della produzione. La tecnologia, da questo punto di vista, è in grado di dare risposte importanti. Ad esempio, con soluzioni permettendo l’accesso e la gestione di tutte le informazioni della filiera attraverso un unico strumento: tracciabilità, gestione della documentazione per la GDO, etichettatura, gestione dell’allevamento, fino all’acquisto e alla vendita del prodotto.
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