La strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale
La strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale

La strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale

Elaborate nella prima metà del 2019, di recente è stato pubblicato dal Ministero per lo Sviluppo Economico il documento definitivo con le proposte per la Strategia italiana per l’Intelligenza Artificiale.
Il documento è il frutto del lavoro svolto da un gruppo di esperti indipendenti sull’Intelligenza Artificiale, creato dal MISE con il mandato specifico di formulare proposte per la futura strategia italiana sul tema.
Le proposte qui contenute sono state sottoposte a consultazione pubblica tra la fine di agosto e la metà di settembre del 2019 e, infine, riviste e aggiornate nel mese di febbraio di quest'anno.

Lo studio si divide in tre parti: nella prima si analizza il mercato nazionale, europeo e globale dell’AI; nella seconda si descrivono gli elementi fondamentali della strategia; nella terza si approfondisce la governance proposta per l’AI italiana, con alcune proposte sull’implementazione, il monitoraggio e la comunicazione della strategia nazionale in tema di intelligenza artificiale.

Il documento aiuta innanzitutto a sgombrare il campo da una serie di falsi miti e allarmismi piuttosto diffusi sull’argomento, come ad esempio gli atteggiamenti apocalittici in cui le macchine prendono il sopravvento sull’essere umano.
Aiuta anche a chiarire che l’AI non è una singola tecnologia, ma una famiglia di tecnologie che riguarda campi tra i più diversi, dalla rappresentazione della conoscenza al supporto decisionale, fino alla percezione e all’apprendimento automatico, il cosiddetto machine learning.
Proprio su questo campo in particolare sono stati di recente compiuti gli sviluppi più
significativi. Grazie a questo procedimento è possibile elaborare grandi quantità di dati e forme di apprendimento basate sull’esposizione ripetuta a processi ed esperienze. Attraverso questa tecnica le macchine si “allenano” a compiere operazioni analoghe a quelle compiute dagli esseri umani, come riconoscere immagini, interpretare il linguaggio, monitorare rischi e compiere altre azioni legate all’interpretazione della realtà. Questo può aiutare e facilitare molti processi produttivi, riducendo sensibilmente i costi e snellendo i processi organizzativi.

Parlando invece di quale sia lo stato dell’arte dell’AI nel nostro paese, il documento sviluppa le caratteristiche di un vero e proprio ecosistema, descritto come interazione di tre componenti: Ricerca e Trasferimento TecnologicoProduzione e Adozione.

Nel primo sono incluse le università e i centri di ricerca, nonché le reti di ricerca e trasferimento come i Technology Cluster, i Competence Center e i Digital Innovation Hubs. Questi soggetti saranno strategici nel migliorare la competitività del settore nel nostro paese.

Nel secondo, quello relativo alla Produzione, sono incluse l’industria del software, le infrastrutture e i servizi e tutto il comparto della componentistica IoT, automotive e telecomunicazioni, che pongono il nostro paese tra i leader mondiali. Basti pensare che nel 2017 il numero dei robot multi funzione installati in Italia è secondo solo a quello della Germania.

Nel terzo (Adozione) sono inclusi la Pubblica Amministrazione (PA) e l’industria. L’AI può essere di fondamentale importanza per alcune attività legate al bene collettivo, come la sicurezza, le cosiddette smart cities, la sostenibilità ambientale, i beni culturali e l’istruzione.
Nel settore industriale invece l’AI può essere decisivo riguardo a diversi aspetti, dalla definizione del prodotto, al marketing, alla logistica, fino alla manifattura.

Infine, un punto cruciale nell’attività di sviluppo delle tecniche di AI riguarda il fornire informazioni precise e corrette al grande pubblico riguardo. Di frequente le notizie diffuse sui social non sono complete, per questo urgono azioni di sensibilizzazione e divulgazione veicolate da esperti in materia, e inserite in un quadro organico che coinvolga diversi ambiti, come quello dell’industria, della pubblica amministrazione e del terziario.

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